Il limite più grande dell’ecommerce è la mancanza di interazione fisica con il prodotto e con il venditore. Il cliente deve fidarsi di quello che percepisce dallo schermo di un computer o di uno smartphone. A volte, però, può essere utile integrare temporaneamente virtuale e fisico. Come? Con un temporary shop!
Lo shopping online è in crescita anche in Italia, ma un aspetto resta sempre invariato: nessun sito web può offrire un’esperienza diretta – almeno per ora. Se “un’immagine vale più di mille parole”, allora toccare con mano vale più di tutto.
Un brand senza una presenza online non ha molte chance di farsi conoscere né di allargare il proprio bacino di utenti al di là delle distanze fisiche. Per cui un’identità online di alto livello è praticamente obbligatoria. Tanto quanto lo è non dimenticarsi di esistere anche fuori dall’etere.
Un modo intelligente per coniugare la presenza online e offline è quello di puntare sui temporary store. Ci sono milioni di negozi e milioni di siti web al mondo, ma ancora pochi pop up shop. Sono uno strumento molto potente che può darvi la marcia in più che cercate.

Perché dovrei aprire un temporary store?
Ecco tre valide ragioni.
1. Interazioni personali
Raccontare una storia attraverso i canali digitali è la nuova (e intelligente) tendenza di tantissimi brand, per la semplice ragione che il web e il web mobile permettono di raggiungere il maggior numero di persone nello stesso momento. Ma a chi non piace farsi due risate faccia a faccia? Quando un cliente si trova a parlare con chi vuole vedergli qualcosa, può essere investito da molte sensazioni. Se siete bravi, beccherete quella giusta e vi assicurerete un cliente affezionato – per non parlare addirittura di un brand ambassador!
2. Il prodotto prende vita
Sia che il vostro prodotto dal vivo piaccia o non piaccia a chi viene a scoprirlo nel vostro temporary store, il risultato è comunque positivo: chi resta colpito compra, e chi va via a mani vuote evita di essere deluso quando il prodotto gli arriva a casa. Ricordatevi che siamo nell’era del feedback perpetuo e dei social affilati come coltelli. Ci vuole poco a scrivere una recensione arrabbiata e ancora meno a danneggiare il brand intero.
3. Relazioni
Aprire un temporary store significa interfacciarsi con diverse persone: gente che vi permette di aprire il negozio, che vi fornisce materiali, che vi aiuta a fare pubblicità, o che vuole usare il vostro negozio per farsene a sua volta. Le possibilità di creare relazioni sono esponenziali, e vi permettono di costruire (e rinnovare) la vostra brand image su solide fondamenta. Viaggianti, ma solide.
E voi cosa ne pensate? Raccontateci le vostre esperienze con i pop up store e lo shopping online nei commenti.