Qualcuno ha detto che un’idea è più potente di qualunque virus: una volta che si radica nella mente, è impossibile rimuoverla. Da lì in poi la strada può essere dura, ma con gli strumenti corretti diventa anche divertente, finché alla fine il risultato è un qualcosa da toccare con mano. Se la tua idea è quella di aprire un temporary shop, ecco cosa fare per vederla realizzata!
Come aprire un temporary shop in 10 semplici step
1. Idea
Dicevamo: per realizzare il tuo Temporary Shop devi avere un’idea: cosa vuoi comunicare? Come presenterai il tuo prodotto, il tuo evento o il tuo servizio? Una vaga idea non ti sarà di utilità, perché renderà difficile prendere decisioni, e per farlo devi aver chiaro il tuo obiettivo. Stai cercando nuovi clienti? Vuoi testare dei nuovi prodotti? Desideri far parte di una campagna di marketing per aumentare le vendite? Il tuo sogno è allargare i tuoi confini oltre il web per interagire di persona con i tuoi clienti?
I tuoi obiettivi, possono essere anche più di uno in quanto, a conti fatti un business di successo è costituito da molti elementi complementari. Per prima cosa è utile dare le giuste priorità in base alle proprie risorse. Per alcune cose basterà fare dei semplici upgrade qualitativi: se utilizzi già i social media ma non sei contento delle performance che stai ottenendo, potrebbe essere utile analizzare più approfonditamente gli hashtag fino a quel momento utilizzati, postare in orari diversi, dedicare una parte del tuo budget a campagne online mirate, dedicare un po’ più di tempo alla ricerca (ricorda: sapere è potere!).
2. Tempistica
Tutti sappiamo che chi va piano va sano e va lontano. Ma questo non significa muoversi poco. Se non hai ancora le idee chiare, allora datti il tempo per averle. Mentre cerchi il giusto spazio per aprire il tuo temporary store, è utile stendere un piano per i prossimi passi. Data di lancio, evento di apertura, eventi in store, promozioni. Quando e dove sono due fattori fondamentali da avere chiari, per iniziare. Vuoi aprire uno store di abbigliamento? Pensa alla Fashion Week. È il food il tuo mondo? C’è una settimana dedicata anche a quello!
E non dimenticare di pianificare per tempo anche il periodo di collaborazione con i fornitori dei servizi esterni, del rilascio delle licenze e dei permessi necessari, in modo da rispettare le scadenze. Infine, dal momento che potrebbero presentarsi imprevisti, abbi sempre in tasca un “piano B”, in modo da ridurre al minimo le probabilità di situazioni stressanti.
3. Budget
Senza di questo, è inutile pensare di fare qualcosa. A parte avere una bella idea. Sviluppa un business plan il più dettagliato possibile, per controllare i guadagni e le spese, sia che tu stia finanziando il tuo temporary store di tasca tua o tramite un crowdfunding o degli investitori (loro lo vorranno sicuramente!). Quando affitti uno temporary shop, le spese non sono irrisorie (anche se minori rispetto a quelle necessarie per aprire uno store fisso): affitto, costi di struttura, di esercizio, manutenzione, assicurazioni e pulizia. Se dovessi stipulare contratti con i fornitori o con i dipendenti, è sempre utile rivolgerrsi ad un consulente legale. Per i costi relativi al personale e ai fornitori di servizi esterni, puoi fare una ricerca di mercato, per renderti conto dei prezzi medi.
Preoccupazione? Don’t panic. Se hai tutto sotto controllo, tutto fila liscio. Ricorda che puoi anche trovare il modo di condividere le spese con eventuali partner pubblicitari, media o sponsor.
4. Concept
Questo è il figlio legittimo dell’idea che hai avuto. Cosa ti rende unico? Definisci una serie di beni e servizi, un menu, un argomento: tutto ciò che soddisfi i bisogni e gli interessi dell’utenza. Conosci già i tuoi clienti? Potresti pensare a un concept su misura per il vostro target. Pensa, pensa, pensa. Se vuoi aprire un temporary store ma non sai di cosa, allora pensa ancora di più e senza freni.
Un cinema pop-up? Un coiffeur pop-up? Un’escape room pop-up? O anche tutto in uno? Se i visitatori si ricorderanno di te e diventeranno i tuoi clienti, dipende solo da te. Le vetrine dei negozi in centro sono piene e restano sempre lì, quindi restano più facilmente nella mente dei consumatori. Tu hai poco tempo, quindi trova il modo giusto per ispirare fiducia e farti ricordare!
5. Location
…location, location. Ora è il momento di cercare il posto giusto per il tuo temporary shop. Cosa vuoi aprire? Un negozio di moda? Un bar o ristorante? Una galleria? Un laboratorio-spazio? Uno showroom? Esiste un posto perfetto per il tuo target di riferimento? Vuoi attrarre passanti grazie alla vicinanza al centro urbano o piuttosto in un posto alla moda con un seminterrato?
Tutto può andar bene, basta che rifletta il tuo marchio e la tua idea. L’ambiente in cui le persone si muovono influenza come si sentono – il tuo spazio deve essere parte dell’esperienza del consumatore, e deve aiutare te a raggiungerlo.
6. Store design
Questa è la parte divertente. Dal momento che non esiste una teoria scientifica, ogni esperto saprò darti una soluzione rispetto allo store design. Per questo potresti servirti di un’agenzia di design per la progettazione degli arredi, colore, luce, decorazioni, ma anche per il merchandising. Se invece vuoi fare tutto da solo, assicurati di aver fatto i compiti: informati e fai delle ricerche per trovare gli elementi che fanno al caso tuo e inseguili!
Per il packaging, la vendita e le modalità di pagamento usa la tua vetrina come attrattiva, trasforma il tuo locale come location per eventi, immagina le cose che potrebbero fare i clienti nel tuo store. Vuoi che passeggino liberamente, o preferisci definire un percorso guidato? Quanto tempo vuoi che si trattengano? Devono interagire? Hanno bisogno di entrare in contatto tra loro? Sembrano solo tante domande, ma in realtà senza non avresti molte risposte.
7. La legge è legge
Una volta che hai aperto il tuo temporary store, devi essere sereno. questo significa essersi coperto le spalle assicurandosi di essere in linea con le normative vigenti. Quali documenti ti servono per stipulare un contratto di affitto temporaneo? Quante tasse dovrai pagare? Trova le risposte a queste domande e mettile in pratica. Metti sempre tutto nero su bianco e non avrai molti giorni grigi!
8. Store Management
Ora che hai pianificato il tempo, il budget ed hai trovato la location, la tua idea è pronta a prendere forma. Fai un elenco delle cose necessarie: da questo momento tutto sarà incentrato sull’organizzazione e sulla gestione del negozio.
Chi è responsabile di cosa? Quale POS-system vuoi usare? Quale elemento va dove? Per il personale, puoi usare le agenzie per il lavoro, i portali o gli annunci sui social media. Arruola gli amici per farti un po’ di pubblicità e dai un’occhiata ai follower che hai già, ti conoscono e ti seguono per cui sono preziosi.
9. PR
Immagina il tuo temporary shop come un evento! Shopping, visite ai ristoranti, gallerie o sale concerti, sono eventi sociali in grado di creare interazione immediata ed esperienze sensoriali. Cosa ti aspetti di creare nel tuo negozio? Come vuoi che i tuoi visitatori si sentano? Di cosa vuoi parlargli? Quale desiderio vorresti risvegliare? Un evento di apertura convincente è l’occasione ideale per acquisire consapevolezza e farsi ricordare.
Cerca di stabilire relazioni con i giornalisti, gli editori, i blogger ed altre persone che potrebbero servirti. Se sono interessati alla tua idea, potrebbero sostenerla utilizzando le loro piattaforme, i media, le comunità, i fan, che si riveleranno utili. Infine, dovresti comunicare bene la tua data di chiusura. Se il tuo negozio dovesse scomparire da un giorno all’altro, potrebbe generarsi un passaparola tra i tuoi clienti, e farti cattiva pubblicità.
10. Marketing
La verità è che serve sempre. Quali canali di marketing offline e online stai utilizzando? Quali vorresti aggiungere? A parte la presenza sul web, i social media oggi sono fondamentali. Facebook, Instagram, Tik Tok, Twitter, sono strumenti importanti per intraprendere un dialogo con i follower ed interagire con loro. Rispondi ai tuoi fan e, soprattutto, ringraziali.
Il feedback è ben misurabile attraverso i canali online: un hashtag accattivante contribuirà a stimare facilmente la tua influenza. E ricorda che il buon vecchio marketing email, i volantini, i manifesti, non devono essere dimenticati, anzi, sono parte integrante di un messaggio pubblicitario.
Se sei arrivato fino a qui, allora nessuno può fermarti. Aprire un temporary shop è un’avventura che va affrontata con le armi giuste, e seguendo questa guida saprai come usarle.