Il Black Friday nel 2017 è scattato Giovedì 23 Novembre. Come ogni anno si sono registrati in tutto il mondo record di vendite, aumenti di conversioni e siti down per i troppi accessi simultanei. In Italia com’è andato? E cosa possiamo analizzare?
Per la prima volta in Italia, grazie a Competitoor, il servizio di monitoraggio prezzi per Brand e e-commerce, è possibile avere una fotografia reale di come si sono mossi i prezzi. Cosa è emerso?
1. Comparazione prezzi online: i numeri cambiano tutti i giorni
Competitoor nel mese di Novembre ha raccolto l’andamento dei prezzi di milioni di prodotti venduti online da e-commerce, marketplace e proposti dai principali comparatori.
Dai dati raccolti si nota che i prezzi online si muovono giornalmente. Da questo punto di vista, dunque, il black friday non è altro che uno strumento, una sigla, un modo per attirare attenzione (e quindi viste) verso il mercato online, piuttosto che una reale occasione di scontistiche e affari per i clienti finali.
2. Siti e-commerce, Marketplace e comparatori sfruttano strategie di pricing differenti
Ci sono tanti modi per vendere online: direttamente, attraverso le pagine del proprio sito web; sfruttando i marketplace come Amazon o ePrice che propongono uno stesso prodotto confrontando le offerte di venditori differenti, oppure cercando visibilità attraverso i comparatori di prezzo dove si combatte per ottenere le prime posizioni giocando sui prezzi bassi.
In questa video intervista Davide Lugli, CEO di Competitoor [all’epoca dell’intervista, N.d.R.], ci racconta meglio cosa fa la sua azienda, come è stata realizzata la ricerca e come interpretare i numeri emersi.
Se vuoi approfondire l’argomento, leggi l’articolo che presenta la strategia e gli strumenti disponibili per l’attività di monitoraggio dei prezzi della concorrenza nell’e-commerce.