I marketplace online offrono molti vantaggi per i piccoli commercianti, come la possibilità di raggiungere un pubblico ampio e variegato. Ma non tutti sono uguali. Che vendiate abiti vintage o cucce per cani fatte a mano, è importante quindi dedicare tempo e attenzione alla selezione dei migliori siti dove vendere online. Ecco quali sono i 10 più grandi al mondo dove iniziare a vendere online: scoprite le principali caratteristiche e valutate qual è il più adatto al vostro business.
1.Amazon
Amazon è un colosso in fatto di vendite online ed è una delle prime opzioni che vengono in mente a chi decide di intraprendere la via dell’ecommerce. Oltre alla possibilità di raggiungere un numero infinito di potenziali clienti, Amazon offre una piattaforma di vendita semplice da usare per molte categorie di prodotti, inclusi libri, articoli per la casa e prodotti di bellezza.
Inoltre, a meno che non si scelga di avvalersi del servizio di logistica di Amazon, il venditore non deve pagare nulla finché l’oggetto non viene venduto. In generale la piattaforma funziona particolarmente bene per chi vende prodotti di nicchia e hobbistica, perché non sono diretti concorrenti di Amazon stesso. Per saperne di più: Vendere su Amazon: caratteristiche, funzionamento e vantaggi.
2.eBay
Fondato nel 1995, eBay è uno dei marketplace più conosciuti e longevi. Anche se su eBay si può vendere qualsiasi cosa, chi offre prodotti rari o di marca, inclusi gli articoli vintage e collezionabili, tende ad avere più successo. La tariffa per vendere su eBay è pari al 10% sul totale della vendita. Se pensate di vendere più di 50 articoli al mese, considerate che potrebbe essere applicata una commissione di inserzione di 0.35€.
Inoltre, vendere su eBay è perfetto per chi ha una base di clienti internazionale, grazie al Programma di Spedizioni Internazionali. Se volete approfondire: Come e perché vendere su eBay nel 2017: prezzi, modalità e strategie.
3.Etsy
Ideale per i creativi che cercano visibilità. Etsy ospita 12.3 milioni di prodotti e 875.00 venditori. Uno dei vantaggi di questa piattaforma è che offre la possibilità di sfruttare diverse opzioni di checkout, comprese quelle mobile. La tariffa di vendita è solitamente pari al 3.5% del prezzo di vendita e non incluse spese di spedizione o tasse. Inoltre, Etsy impone una commissione di 0.20$ per ogni oggetto messo in vendita.
Nonostante la sua diffusione, Etsy ha anche qualche aspetto negativo. Anche se offre la possibilità di creare una propria vetrina, le opzioni di design per ottenere una configurazione personale sono molto limitate. Per chi fosse interessato a questo marketplace creativo, consigliamo la lettura di: 10 Suggerimenti per vendere su Etsy in modo veramente efficace.
4.Shopify
Shopify permette all’utente di creare uno store online e di vendere una vasta gamma di prodotti appartenenti a categorie diverse. Uno degli aspetti interessanti della piattaforma è la possibilità di progettare il proprio negozio in modo professionale grazie agli oltre 100 template in offerta. In questo modo è possibile risparmiare sui costi di sviluppo senza sacrificare la qualità del sito. Inoltre, Shopify fornisce analytics completi per valutare i propri punti di forza e debolezza.
Chi decide di vendere su Shopify può scegliere tra i piani di pagamento mensili a partire da $29 /mese fino a $299/mese. Alcuni pacchetti offrono il bonus aggiuntivo di vendere attraverso altri canali, come Facebook e MailChimp.
5.Bigcommerce
Bigcommerce è una valida soluzione per progettare e gestire il proprio store online. Uno dei benefici principali è il supporto marketing offerto dalla piattaforma, comprese integrazioni social, codici coupon e recupero carrelli abbandonati. Inoltre, la piattaforma è completa di opzioni di sicurezza e carrelli, così il cliente si sente sicuro ad acquistare online.
A dispetto dei molti vantaggi, Bigcommerce ha anche qualche lato oscuro. Tariffe mensili, costi di transazione e commissioni sulla carta di credito la rendono una piattaforma piuttosto costosa. Inoltre, i più critici affermano che mancano alcune delle opzioni app disponibili invece per altri marketplace.
6.Bonanza
Con 25.000 business registrati, Bonanza è una delle scelte migliori per i venditori nell’industria del fashion. Su questo marketplace in stile eBay i venditori offrono la propria merce a un costo fisso. Non ci sono tariffe di inserzione, ma viene trattenuto il 3.5% sulle vendite inferiori a $500. Per le transazioni maggiori, Bonanza applica una tariffa fissa di $17.50 più 1.5% del totale.
Uno dei lati negativi di questa piattaforma è la mancanza di riconoscimento di altri marketplace. Comunque sia, il programma Managed Merchant può essere un’agevolazione per molti venditori, che possono evitare compiti come la creazione di liste e l’inserimento di metadati, risparmiando tempo e dedicandosi ad altro.
7.GoAntiques
Se vendete antichità e prodotti vintage, dovreste considerare l’eventualità di vendere su un marketplace come GoAntiques. Con la promessa di nessuna commissione o tariffa di inserzione, GoAntiques applica invece una tariffa fissa a partire da $24.99 al mese. Fornisce strumenti molto intuitivi che permettono ai venditori di gestire liste multiple e visualizzare lo stato delle vendite. Per contro, l’interfaccia non è sofisticata come quelle di altri competitor, cosa che potrebbe scoraggiare alcuni potenziali clienti.
8.CaféPress
CaféPress permette di vendere prodotti di diverse categorie. Dopo che il cliente ha acquistato il vostro design, CaféPress si occupa della produzione con la tecnologia print-on-demand e gestisce tutte le transazioni di pagamento, consegna e reso. Dal momento che la piattaforma si fa carico anche dei minimi dettagli il venditore si può concentrare sulla creazione di design innovativi.
CaféPress non applica tariffe iniziali e offre commissioni sulle vendite. I venditori possono scegliere se farsi detrarre il 10% sul pagamento mensile o se pagare una tariffa fissa ogni mese. La compagnia realizza tutti i prodotti, e i venditori che si occupano della realizzazione autonomamente potrebbero avere margini di profitto troppo bassi e cercare altri metodi di vendita.
9.11 Main
11 Main è diverso dagli altri marketplace di questa lista perché il venditore deve essere invitato a partecipare. Si tratta di una selezione accurata di negozi e boutiques, che la rende una delle piattaforme preferite da chi acquista online articoli fatti a mano, fashion, gioielli, e intrattenimento.
Dopo aver ricevuto l’approvazione, i venditori possono inserire i propri contenuti e creare l’inventario a $.0.05/mese per ogni prodotto. La piattaforma trattiene il 3.5% sul totale fino a un massimo di $50 per vendita.
10.Zibbet
Zibbet è una risorsa molto nota per prodotti fatti a mano e arte. A differenza di altri marketplace, Zibbet offre un piano gratuito, che permette di inserire e vendere fino a 10 articoli al mese senza pagare tariffe sulle transazioni. Il piano gratuito prevede l’inclusione di una sola immagine per prodotto. Se volete vendere più di 10 articoli, dovete passare a uno dei piani a pagamento, che partono da $4.00/mese.
Grazie a Internet, la mancanza di un negozio fisico non è più un limite, ed è possibile avviare un business di successo anche solo attraverso un marketplace virtuale. Scegliere il giusto sito dove vendere online i propri prodotti ed evitare quelli che applicano tariffe spropositate è il primo passo per avviare un’attività di successo. Se avete qualche incertezza, rivolgetevi a un professionista: scriveteci per richiedere una consulenza e trovare la soluzione più adatta per il vostro business.
Complimenti per l’articolo, mesi fa avevamo creato una pagina internet che elenca a i migliori siti per vendere usato online, ma non così esauriente come la vostra!